martedì 15 maggio 2007

Favola di Valeria.










"A volte, un sogno - La favola di una canzone" era dedicata alla mia amichetta Valeria, che ci volevo bene. Nell'estate 2001, lei dominò le classifiche italiane con il tormentone "Tre parole" (“sole, cuore, amore”... ricordate?) arrivando a prima vista dal nulla. In realtà quel successo fu solo il traguardo di un percorso decennale che Valeria, dopo anni di cosiddetta gavetta, intraprese per maturare come persona e come artista.
È ovvio che canzoni come quella capitano - probabilmente - una sola volta in un’intera carriera, e diventa forse impossibile bissarne il successo. Ma quel solo brano bastò comunque a cambiarle la vita, permettendole di vivere di musica. Per un mondo difficile, competitivo e cinico come quello dell'industria e del mercato discografico, vi assicuro che è qualcosa di raro e in un certo senso anche un po’ magico.
Ecco perché era una storia che secondo me meritava di essere raccontata, con quella che ritenevo - e ritengo ancora - la più valida forma di metafora: la favola.
Non ho MAI voluto “speculare” in alcun modo su Valeria e quel particolare momento fortunato. Anche allora, volevo solamente comunicare qualcosa di vero e di positivo, sottolinenado dei valori che dovrebbero essere assoluti per un lettore di qualsiasi età.
(cliccate sulle immagini per leggere ogni striscia).